In vista della nuova programmazione 2014-20, che destina alla Puglia circa 6 miliardi di euro, occorre sin da subito adoperarsi per rendere agevolmente fruibili i fondi europei. Questo è l'obiettivo che l'Ance Puglia intende raggiungere con l'evento "Fare crescita: lavori in corso" previsto per il prossimo 08 novembre presso l'Hotel Patria di Lecce
L’ultimo ciclo di programmazione europea, quasi giunto al capolinea, registra un bilancio fortemente negativo in relazione alla capacità di assorbimento/investimento da parte del nostro Paese, nonostante ciò, la Regione Puglia ha raggiunto risultati abbastanza positivi.
In vista della nuova programmazione 2014-2020, che destina alla Puglia circa 6 miliardi di euro, occorre sin da subito adoperarsi per rendere agevolmente fruibili questi fondi europei.
Ance Puglia ritiene che per creare le condizioni ottimali sia necessario: migliorare il coordinamento del sistema Stato-Regioni, semplificare l’iter procedurale ed amministrativo, accelerare le procedure di spesa, creare un raccordo tra pianificazione ambientale e urbanistica, individuare un responsabile unico del procedimento al fine di concentrarne le competenze.
ANCE Puglia, pertanto, propone l’approfondimento sulla fattibilità delle seguenti ipotesi volte ad individuare un percorso pratico:
1. la ricognizione degli interventi finanziabili;
2. l’elaborazione di programmi operativi con l’elenco dei progetti;
3. la creazione di un nucleo regionale di supporto/cabina di regia che valuti la congruenza tra programmi e progetti e che sia dotata del potere sanzionatorio per inadempimento;
4. la previsione del necessario avvio della VAS (valutazione ambientale strategica) contemporaneamente alle procedure di elaborazione e approvazione dei piani e programmi.
Il nuovo periodo di programmazione rappresenta un’occasione formidabile in risposta al ristagno della nostra economia.
Con questo convegno il sistema delle costruzioni della Puglia intende chiamare a raccolta tutti gli attori sia per individuare nuove soluzioni secondo una strategia condivisa sia per evitare di ricadere negli errori del passato, ma soprattutto per rilanciare anche il territorio attraverso un forte messaggio di partenariato in linea con le politiche dell’Unione Europea previste per i prossimi anni.